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Per studiare Dante clicca sul volto del

 

poeta dipinto da Milo Manara,

 

giungerai alla presentazione dove

 

troverai le spiegazioni,

 

parti di canti con le parafrasi

 

e le immagini di Gustav Dorè.

 

 

I CANTO DELL'INFERNO

 

Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura

ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

esta selva selvaggia e aspra e forte

che nel pensier rinova la paura!

Tant'è amara che poco è più morte;

ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,

dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

Io non so ben ridir com'i' v'intrai,

tant'era pien di sonno a quel punto

che la verace via abbandonai.

Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,

là dove terminava quella valle

che m'avea di paura il cor compunto,

guardai in alto, e vidi le sue spalle

vestite già de' raggi del pianeta 

che mena dritto altrui per ogne calle.

 

 

CANTO III

 

Per me si va ne la città dolente,

 

per me si va ne l’etterno dolore,

 

per me si va tra la perduta gente.

 

Giustizia mosse il mio alto fattore:

 

fecemi la divina podestate,

 

la somma sapienza e ’l primo amore.

 

Dinanzi a me non fuor cose create

 

se non etterne, e io etterno duro.

 

 

Lasciate ogne speranza, voi

ch’intrate".

 

 

 

 

(disegno di William Cattini)

dante_2b_2012.pdf
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Classe 2^B - A.S. 2011/2012

Poema simildantesco dal titolo "L'inferno dello studente" - Testo recitato in una commedia filmata.